Il bilinguismo, considerato uno svantaggio cognitivo fino alla se­conda metà del Novecento, è in realtà una felice condizione cognitiva, grazie alla quale il soggetto gode di alcuni privilegi. Uno di questi, come è stato individuato da diversi studi, è un facilitato accesso ai processi di acquisizione di nuove, e diverse, lingue straniere. Questo vantaggio de­riva dalla maggiore competenza procedurale e strategica del bilingue, che viene considerato un esperto linguistico. La maggior parte degli studi sul bilinguismo si occupa di lingue na­zionali o standard, anche se i primi teorici della linguistica di contatto non distinguono tra la competenza in una lingua nazionale e in una va­riante dialettale o di minoranza. La ricerca presentata in questo volume esplora l’ipotesi di un vantag­gio concreto, cognitivo e procedurale, di cui godrebbero bambini appar­tenenti a una minoranza linguistica, il cui bilinguismo dunque è com­posto da una lingua standard nazionale e da una lingua di minor diffu­sione. In particolare si sono analizzati i risultati dei bambini bilingui mòcheno-italiano nello studio di una terza lingua straniera, il tedesco. Il metodo adottato per la ricerca è comparativo e consiste nell’analisi con­trastiva dei risultati di due gruppi, uno di bilingui e uno di italofoni, in lingua tedesca. L’analisi è ulteriormente arricchita dal confronto implicatovi tra due tipologie diverse di lingue, di cui una romanza (italiano) e due germani­che (tedesco standard e mòcheno), cui va anche aggiunta la competenza comunicativa, che entrambi i gruppi di bambini possiedono, in una se­conda variante di tipo romanzo, il dialetto trentino. I risultati di ricerca non attengono solo alla sfera degli studi sulle lin­gue di minoranza, ma alla teoria generale dell’acquisizione linguistica con particolare riferimento all’apprendimento della terza lingua, nonché agli studi sul bilinguismo. A margine, ma non da ultimo, la ricerca forni­sce motivazioni concrete e tangibili per l’esplorazione dei vantaggi dati dall’appartenenza, dallo studio e dalla difesa delle lingue di minoranza.

L’acquisizione del tedesco per i bambini parlanti mòcheno. Apprendimento della terza lingua in un contesto bilingue di minoranza

Ricci Garotti, Federica
2012-01-01

Abstract

Il bilinguismo, considerato uno svantaggio cognitivo fino alla se­conda metà del Novecento, è in realtà una felice condizione cognitiva, grazie alla quale il soggetto gode di alcuni privilegi. Uno di questi, come è stato individuato da diversi studi, è un facilitato accesso ai processi di acquisizione di nuove, e diverse, lingue straniere. Questo vantaggio de­riva dalla maggiore competenza procedurale e strategica del bilingue, che viene considerato un esperto linguistico. La maggior parte degli studi sul bilinguismo si occupa di lingue na­zionali o standard, anche se i primi teorici della linguistica di contatto non distinguono tra la competenza in una lingua nazionale e in una va­riante dialettale o di minoranza. La ricerca presentata in questo volume esplora l’ipotesi di un vantag­gio concreto, cognitivo e procedurale, di cui godrebbero bambini appar­tenenti a una minoranza linguistica, il cui bilinguismo dunque è com­posto da una lingua standard nazionale e da una lingua di minor diffu­sione. In particolare si sono analizzati i risultati dei bambini bilingui mòcheno-italiano nello studio di una terza lingua straniera, il tedesco. Il metodo adottato per la ricerca è comparativo e consiste nell’analisi con­trastiva dei risultati di due gruppi, uno di bilingui e uno di italofoni, in lingua tedesca. L’analisi è ulteriormente arricchita dal confronto implicatovi tra due tipologie diverse di lingue, di cui una romanza (italiano) e due germani­che (tedesco standard e mòcheno), cui va anche aggiunta la competenza comunicativa, che entrambi i gruppi di bambini possiedono, in una se­conda variante di tipo romanzo, il dialetto trentino. I risultati di ricerca non attengono solo alla sfera degli studi sulle lin­gue di minoranza, ma alla teoria generale dell’acquisizione linguistica con particolare riferimento all’apprendimento della terza lingua, nonché agli studi sul bilinguismo. A margine, ma non da ultimo, la ricerca forni­sce motivazioni concrete e tangibili per l’esplorazione dei vantaggi dati dall’appartenenza, dallo studio e dalla difesa delle lingue di minoranza.
2012
Trento
Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Filologici. Università degli studi di Trento
9788884434449
Ricci Garotti, Federica
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