Il volume raccogli gli atti del convegno dal titolo “L’analisi stratigrafica dell’elevato: contributi alla conoscenza delle architetture fortificate e al progetto di restauro”, organizzato per conto dell’Istituto Italiano dei Castelli – sezione Friuli Venezia Giulia. Il rilievo stratigrafico delle strutture murarie in elevato è un metodo di studio che deriva dalla disciplina archeologica in relazione ad una ricerca che dalla seconda metà degli anni ’70 del XX secolo è stata, ed è tuttora, oggetto di riflessione per quanto riguarda i principi e la metodologia applicativa. Il convegno affronta la questione dell’analisi stratigrafica applicata all’architettura fortificata privilegiando due argomenti: il primo fa riferimento agli aspetti metodologici dell’indagine stessa e ai relativi esiti partendo dalla discussione di una serie di casi di studio riferiti alle architetture fortificate. Il secondo affronta alcuni aspetti legati al rapporto fra conoscenza della stratificazione e progetto di restauro sia dal punto di vista dell’organizzazione/redazione del progetto di intervento sul costruito, sia come riflessione più generale sulle modalità di trasmissione del “potenziale informativo” della “traccia materiale”. Il rilievo stratigrafico, infatti, anche compiuto a diversi livelli di definizione, contribuisce alla comprensione del “senso” dei molteplici segni presenti come materia stratificata sul costruito, un senso legato a logiche deposizionali in senso stratigrafico e culturali. È un modo per entrare in relazione con le “parole” dell’architettura, per capirne il linguaggio e in questa maturata consapevolezza porsi il problema progettuale di come intervenire per fare in modo che il manufatto, dopo l’intervento di restauro, parli ancora con la propria “voce”. Si tratta di imparare a calibrare realmente il rapporto fra la permanenza del dato materiale e la modificazione che l’intervento inevitabilmente introduce, di cercare di condurre quella relazione – “conoscere per conservare” – “conservare per conoscere”- nella convinzione che l'oggetto della conservazione è l'opera intesa come fonte inesauribile di saperi, come cantiere di una conoscenza che dilata i propri territori prima, durante e dopo l'intervento.

L' analisi stratigrafica dell'elevato : contributi alla conoscenza delle architetture fortificate e al progetto di restauro : atti del convegno (Udine, 10 novembre 2006) (2008) / Quendolo, Alessandra. - In: ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 1126-6236. - STAMPA. - XI (2006):(2008).

L' analisi stratigrafica dell'elevato : contributi alla conoscenza delle architetture fortificate e al progetto di restauro : atti del convegno (Udine, 10 novembre 2006) (2008)

Quendolo, Alessandra
2008-01-01

Abstract

Il volume raccogli gli atti del convegno dal titolo “L’analisi stratigrafica dell’elevato: contributi alla conoscenza delle architetture fortificate e al progetto di restauro”, organizzato per conto dell’Istituto Italiano dei Castelli – sezione Friuli Venezia Giulia. Il rilievo stratigrafico delle strutture murarie in elevato è un metodo di studio che deriva dalla disciplina archeologica in relazione ad una ricerca che dalla seconda metà degli anni ’70 del XX secolo è stata, ed è tuttora, oggetto di riflessione per quanto riguarda i principi e la metodologia applicativa. Il convegno affronta la questione dell’analisi stratigrafica applicata all’architettura fortificata privilegiando due argomenti: il primo fa riferimento agli aspetti metodologici dell’indagine stessa e ai relativi esiti partendo dalla discussione di una serie di casi di studio riferiti alle architetture fortificate. Il secondo affronta alcuni aspetti legati al rapporto fra conoscenza della stratificazione e progetto di restauro sia dal punto di vista dell’organizzazione/redazione del progetto di intervento sul costruito, sia come riflessione più generale sulle modalità di trasmissione del “potenziale informativo” della “traccia materiale”. Il rilievo stratigrafico, infatti, anche compiuto a diversi livelli di definizione, contribuisce alla comprensione del “senso” dei molteplici segni presenti come materia stratificata sul costruito, un senso legato a logiche deposizionali in senso stratigrafico e culturali. È un modo per entrare in relazione con le “parole” dell’architettura, per capirne il linguaggio e in questa maturata consapevolezza porsi il problema progettuale di come intervenire per fare in modo che il manufatto, dopo l’intervento di restauro, parli ancora con la propria “voce”. Si tratta di imparare a calibrare realmente il rapporto fra la permanenza del dato materiale e la modificazione che l’intervento inevitabilmente introduce, di cercare di condurre quella relazione – “conoscere per conservare” – “conservare per conoscere”- nella convinzione che l'oggetto della conservazione è l'opera intesa come fonte inesauribile di saperi, come cantiere di una conoscenza che dilata i propri territori prima, durante e dopo l'intervento.
2008
Firenze
All'Insegna del Giglio
9788878143623
L' analisi stratigrafica dell'elevato : contributi alla conoscenza delle architetture fortificate e al progetto di restauro : atti del convegno (Udine, 10 novembre 2006) (2008) / Quendolo, Alessandra. - In: ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 1126-6236. - STAMPA. - XI (2006):(2008).
Quendolo, Alessandra
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