Il progetto ed il cantiere di restauro delle superfici esterne del palladiano Palazzo Antonini a Udine sono l’occasione per affrontare il tema dell’esperienza conoscitiva connessa al problema dell’autenticità: la “traccia” e l’ “aura”. Il caso infatti consente di sviluppare il problema dell’intervento su superfici diverse - pietra e intonaci stratificati – cercando una tensione fra l’obiettivo della conservazione della materia in quanto dato, in quanto significati legati al dato, e in quanto senso legato alla percezione dell’essere nel tempo delle cose - il loro essere “creatura” che naturalmente si trasforma - al carattere evocativo e quindi poetico delle superfici segnate dall’uomo e dal “tempo”. Obiettivo che si è cercato di raggiungere con interventi che mirassero a rallentare gli effetti del degrado affrontando operativamente la questione della trasmissione, in quanto leggibilità, delle diverse condizioni di frammentarietà legate a discontinuità cromatiche e di superficie che caratterizzano le facciate del palazzo. In questo orizzonte di senso si inserisce il libro che descrive l’intervento di restauro sulle superfici esterne di Palazzo Antonini. La riflessione si snoda a partire dal quesito relativo alla possibilità di definire che cosa sia “degrado”, nel caso delle facciate del Palazzo palladiano: “degrado” può essere la condizione di discontinuità cromatica e di superficie dovuta ai 22 strati di intonaco e alle rispettive condizioni di usura, e di conseguenza l’opposizione al “degrado” così inteso è la ricerca di una compiutezza che può essere data dalla stesura di uno strato coprente. Oppure tale condizione di discontinuità cromatica e di superficie viene guardata anche come espressione dell’autenticità di quell’oggetto, come “apertura di senso” e allora l’intervento pone questioni diverse: diventa la tensione fra raggiungere l’obiettivo di rallentare il degrado fisico della materia e il mantenere leggibile la condizione di frammentarietà legata ai segni del degrado.

Il restauro delle facciate esterne di Palazzo Antonini a Udine / Quendolo, Alessandra. - STAMPA. - (2006).

Il restauro delle facciate esterne di Palazzo Antonini a Udine

Quendolo, Alessandra
2006-01-01

Abstract

Il progetto ed il cantiere di restauro delle superfici esterne del palladiano Palazzo Antonini a Udine sono l’occasione per affrontare il tema dell’esperienza conoscitiva connessa al problema dell’autenticità: la “traccia” e l’ “aura”. Il caso infatti consente di sviluppare il problema dell’intervento su superfici diverse - pietra e intonaci stratificati – cercando una tensione fra l’obiettivo della conservazione della materia in quanto dato, in quanto significati legati al dato, e in quanto senso legato alla percezione dell’essere nel tempo delle cose - il loro essere “creatura” che naturalmente si trasforma - al carattere evocativo e quindi poetico delle superfici segnate dall’uomo e dal “tempo”. Obiettivo che si è cercato di raggiungere con interventi che mirassero a rallentare gli effetti del degrado affrontando operativamente la questione della trasmissione, in quanto leggibilità, delle diverse condizioni di frammentarietà legate a discontinuità cromatiche e di superficie che caratterizzano le facciate del palazzo. In questo orizzonte di senso si inserisce il libro che descrive l’intervento di restauro sulle superfici esterne di Palazzo Antonini. La riflessione si snoda a partire dal quesito relativo alla possibilità di definire che cosa sia “degrado”, nel caso delle facciate del Palazzo palladiano: “degrado” può essere la condizione di discontinuità cromatica e di superficie dovuta ai 22 strati di intonaco e alle rispettive condizioni di usura, e di conseguenza l’opposizione al “degrado” così inteso è la ricerca di una compiutezza che può essere data dalla stesura di uno strato coprente. Oppure tale condizione di discontinuità cromatica e di superficie viene guardata anche come espressione dell’autenticità di quell’oggetto, come “apertura di senso” e allora l’intervento pone questioni diverse: diventa la tensione fra raggiungere l’obiettivo di rallentare il degrado fisico della materia e il mantenere leggibile la condizione di frammentarietà legata ai segni del degrado.
2006
Mariano del Friuli
Edizioni della Laguna
8883452461
Quendolo, Alessandra
Il restauro delle facciate esterne di Palazzo Antonini a Udine / Quendolo, Alessandra. - STAMPA. - (2006).
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