Si presentano i risultati di due tipologie di modelli per la simulazione del processo di raffreddamento notturno dell’aria in prossimità del suolo, finalizzati alla previsione di episodi di gelata in valli alpine. Un primo gruppo di modelli ricorre all’utilizzo di equazioni non lineari per il raffreddamento notturno. L’algoritmo di Reuter parte dalla soluzione dell’equazione della conduzione termica; i parametri di calibrazione del modello vengono determinati mediante una regressione lineare multipla su serie di dati relative a diverse variabili meteorologiche rilevanti per il fenomeno in esame. Altre formulazioni (Brunt, Swinbank, Chudnosky) utilizzano coefficienti empirici, che sono stati calibrati per singoli siti di interesse. Un secondo approccio utilizza un sistema a reti neurali che richiede in ingresso alcuni valori tipici di temperatura, la durata del dì e il vento previsto. I risultati dell’applicazione delle diverse metodologie a casi reali in Trentino vengono confrontati. Assieme ad alcuni esempi di serie temporali di dati misurati e previsti sono valutati e discussi indicatori di verifica delle previsioni cui tipicamente si fa ricorso in letteratura. Un’analisi condotta sui diversi siti prescelti consente di scegliere i modelli di previsione migliori e, in definitiva, un potenziale affinamento delle previsioni di gelata.

Real-time temperature minimum prediction: From traditional models to new approaches [La previsione delle temperature minime in tempo reale: Dai modelli tradizionali ai nuovi approcci]

Zardi, Dino
2008-01-01

Abstract

Si presentano i risultati di due tipologie di modelli per la simulazione del processo di raffreddamento notturno dell’aria in prossimità del suolo, finalizzati alla previsione di episodi di gelata in valli alpine. Un primo gruppo di modelli ricorre all’utilizzo di equazioni non lineari per il raffreddamento notturno. L’algoritmo di Reuter parte dalla soluzione dell’equazione della conduzione termica; i parametri di calibrazione del modello vengono determinati mediante una regressione lineare multipla su serie di dati relative a diverse variabili meteorologiche rilevanti per il fenomeno in esame. Altre formulazioni (Brunt, Swinbank, Chudnosky) utilizzano coefficienti empirici, che sono stati calibrati per singoli siti di interesse. Un secondo approccio utilizza un sistema a reti neurali che richiede in ingresso alcuni valori tipici di temperatura, la durata del dì e il vento previsto. I risultati dell’applicazione delle diverse metodologie a casi reali in Trentino vengono confrontati. Assieme ad alcuni esempi di serie temporali di dati misurati e previsti sono valutati e discussi indicatori di verifica delle previsioni cui tipicamente si fa ricorso in letteratura. Un’analisi condotta sui diversi siti prescelti consente di scegliere i modelli di previsione migliori e, in definitiva, un potenziale affinamento delle previsioni di gelata.
2008
3
S., Dalla Nora; E., Eccel; M., de Franceschi; L., Ghielmi; Zardi, Dino
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