Il lavoro analizza i tratti del Dispute Settlement System della World Trade Organization con la finalità di verificarne la natura giurisdizionale, amministrativa o di tertium genus. L’indagine muove dalla constatazione che, nel contesto del WTO, la funzione di risoluzione delle dispute nascenti dall’applicazione degli accordi, a differenza della funzione di law-making, è stata, a seguito dei negoziati della Uruguay Round, sottratta di fatto agli Stati ed assegnata, in via esclusiva ed obbligatoria, ad organismi terzi e neutrali rispetto alle parti della controversia. Ciò ha determinato una «giuridicizzazione» del sistema che ha favorito l’affermarsi di istituti e principi propri della funzione di adjudication esercitata nei contesti nazionali. Posto tuttavia che gli Stati diventano così, in ordine alle dispute, destinatari di decisioni prese nell’ambito del DSS e non più incondizionati autori delle stesse, si è cercato di analizzare i tratti fondamentali del dispute settlement system al fine di vagliarne il grado di emancipazione dalle logiche negoziali-diplomatiche e di sondarne la natura giurisdizionale o meno. Oltre ai requisiti di imparzialità e indipendenza di panel e Appellate Body, si sono prese in considerazione le regole procedurali contenute nel Dispute Settlement Understanding, il nodo della esecuzione delle decisioni e taluni tratti e istituti del processo decisionale che hanno consentito, al termine dell’indagine, di formulare talune osservazioni conclusive sulla natura del sistema.

The WTO dispute settlement system: Administration, Court or Tertium Genus?

Marchetti, Barbara
2009-01-01

Abstract

Il lavoro analizza i tratti del Dispute Settlement System della World Trade Organization con la finalità di verificarne la natura giurisdizionale, amministrativa o di tertium genus. L’indagine muove dalla constatazione che, nel contesto del WTO, la funzione di risoluzione delle dispute nascenti dall’applicazione degli accordi, a differenza della funzione di law-making, è stata, a seguito dei negoziati della Uruguay Round, sottratta di fatto agli Stati ed assegnata, in via esclusiva ed obbligatoria, ad organismi terzi e neutrali rispetto alle parti della controversia. Ciò ha determinato una «giuridicizzazione» del sistema che ha favorito l’affermarsi di istituti e principi propri della funzione di adjudication esercitata nei contesti nazionali. Posto tuttavia che gli Stati diventano così, in ordine alle dispute, destinatari di decisioni prese nell’ambito del DSS e non più incondizionati autori delle stesse, si è cercato di analizzare i tratti fondamentali del dispute settlement system al fine di vagliarne il grado di emancipazione dalle logiche negoziali-diplomatiche e di sondarne la natura giurisdizionale o meno. Oltre ai requisiti di imparzialità e indipendenza di panel e Appellate Body, si sono prese in considerazione le regole procedurali contenute nel Dispute Settlement Understanding, il nodo della esecuzione delle decisioni e taluni tratti e istituti del processo decisionale che hanno consentito, al termine dell’indagine, di formulare talune osservazioni conclusive sulla natura del sistema.
2009
Marchetti, Barbara
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