The Emergence of Pisatis

Scopo del saggio è rimettere in discussione l’idea che i Pisati siano stati un gruppo etnico autonomo, distinto dagli Elei, che gli Elei sottomisero nei primi decenni del VI secolo a.C., la cui identità riemerse nel IV secolo, quando fondarono uno stato indipendente di breve durata. Sulla base di uno studio, a lungo trascurato, di B. Niese, e dei più recenti sviluppi della ricerca sulla tradizione storica relativa agli Elei, si studia la documentazione letteraria sulla Pisatide e i Pisati alla luce della storia di V e IV secolo, senza dare per scontato che la tradizione debba essere ritenuta un riflesso della situazione locale di VII-VI secolo. Una polis arcaica chiamata Pisa non esistette, e sia l’etnico (Pisati), sia una identità di gruppo si strutturarono solo nel corso del IV secolo. Così le origini dei Giochi olimpici e l’intera ‘preistoria’ pisate vengono coinvolte in un processo di invenzione di una tradizione pisate. Questa annette e rielabora anche storie intorno ai personaggi mitici di Piso, Enomao e Salmoneo che presupponevano anche elementi tradizionali arcaici localizzati nell’area dell’Alfeo intorno a Olimpia. Il quadro ricostruibile non si accorda con l’ipotesi che lo stato pisate indipendente del IV secolo sia stato strutturato sulla base di una identità pisate di matrice arcaica e di una precisa coscienza etnica. Si deve invece ammettere che la nuova entità politica pisate di IV secolo abbia giocato un ruolo decisivo nella formazione di una identità collettiva e di una memoria culturale dei Pisati. Il caso dei Pisati mostra come ancora in età classica una identità etnica e una comunità politica potevano essere create al di fuori di una continuità storica con l’età arcaica, restando in vita per pochi decenni e quindi affievolendosi e tornando a sparire. Si deve alla ricostruzione otto-novecentesca della storia di Elide e Olimpia la trasformazione di un’ effimera vicenda identitaria di IV secolo in testimonianza di un precedente etnico-politico arcaico.