L’introduzione accompagna la pubblicazione, curata da Oddone Longo, di tre anni di diari inediti di Elena Albertini, figlia di Luigi Albertini e moglie di Nicolò Carandini. E’ il saggio di un lavoro di ricerca e di studio linguistico confluito in un libro ora in stampa. Si è cercato di definire la cultura di un’élite liberale borghese, legata al crocianesimo torinese di Gobetti, Einaudi e Ruffini, crociana anche nella frequentazione intensa del filosofo dopo la caduta del fascismo. Antifascista ed elitista, alla fine della guerra essa propone un modello politico e uno stile di vita non retorici e non provinciali, che si riflette nel giornalismo liberale del “Mondo” pannunziano come nelle pagine di diario condivise da Elena con la famiglia e gli amici. Diario, scrittura giornalistica, conversazione intellettuale si intersecano e si condizionano. L’esperienza diplomatica dei due Carandini in Inghilterra ha corroborato la loro anglofilia e anglicizzato la loro lingua sociale. L’esame linguistico rivela quindi un plurilinguismo attivo, legato a sentimenti di appartenenza regionali, nazionali e sovranazionali (gli “stati uniti d’Europa”, l’Occidente sulle due sponde dell’Atlantico); un plurilinguismo marcato in senso sociale, di classe, represso dal fascismo con l’accusa di essere snobistico.

Introduzione

Baggio, Serenella
2007-01-01

Abstract

L’introduzione accompagna la pubblicazione, curata da Oddone Longo, di tre anni di diari inediti di Elena Albertini, figlia di Luigi Albertini e moglie di Nicolò Carandini. E’ il saggio di un lavoro di ricerca e di studio linguistico confluito in un libro ora in stampa. Si è cercato di definire la cultura di un’élite liberale borghese, legata al crocianesimo torinese di Gobetti, Einaudi e Ruffini, crociana anche nella frequentazione intensa del filosofo dopo la caduta del fascismo. Antifascista ed elitista, alla fine della guerra essa propone un modello politico e uno stile di vita non retorici e non provinciali, che si riflette nel giornalismo liberale del “Mondo” pannunziano come nelle pagine di diario condivise da Elena con la famiglia e gli amici. Diario, scrittura giornalistica, conversazione intellettuale si intersecano e si condizionano. L’esperienza diplomatica dei due Carandini in Inghilterra ha corroborato la loro anglofilia e anglicizzato la loro lingua sociale. L’esame linguistico rivela quindi un plurilinguismo attivo, legato a sentimenti di appartenenza regionali, nazionali e sovranazionali (gli “stati uniti d’Europa”, l’Occidente sulle due sponde dell’Atlantico); un plurilinguismo marcato in senso sociale, di classe, represso dal fascismo con l’accusa di essere snobistico.
2007
Elena Carandini Albertini, Le case, le cose, le carte: diari 1948-1950.
Padova
Il Poligrafo
9788871154374
Baggio, Serenella
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