Il volume è l’esito di un decennio di studi sull’origine del pensiero politico di Francesco Guiccciardini e sulla sua fortuna. La prima parte, presentata anche in alcuni seminari tenuti all’École Normale Supérieure nel 2007, è dedicata all’impatto che la formazione giuridica ebbe sul lessico politico di Guicciardini. Si chiariscono in tal modo alcuni snodi dell’opera del Fiorentino rimasti a lungo oscuri o male interpretati da una lunga stagione storiografica (come è stato riconosciuto nelle recensioni al libro). Termini come «discrezione», «regole» e «accidenti», che compongono il suo armamentario concettuale, sono presentati in relazione all’ambiente accademico e culturale nel quale egli crebbe. Oltre agli insegnamenti dei suoi maestri, tra i quali innanzitutto Filippo Decio, si prende per la prima volta in considerazione anche la predicazione più schiettamente «giuridica» del Savonarola, così importante per il giovane Guicciardini. La seconda parte del volume ricostruisce, con ricerche di archivio, del tutto nuove, il contesto politico e dottrinale nel quale maturò la stampa e la prima circolazione postuma della sua opera, con particolare attenzione ai Ricordi, che contengono in forma breve i cardini del suo pensiero guicciardiniano.
Francesco Guicciardini tra diritto e politica
Carta, Paolo
2008-01-01
Abstract
Il volume è l’esito di un decennio di studi sull’origine del pensiero politico di Francesco Guiccciardini e sulla sua fortuna. La prima parte, presentata anche in alcuni seminari tenuti all’École Normale Supérieure nel 2007, è dedicata all’impatto che la formazione giuridica ebbe sul lessico politico di Guicciardini. Si chiariscono in tal modo alcuni snodi dell’opera del Fiorentino rimasti a lungo oscuri o male interpretati da una lunga stagione storiografica (come è stato riconosciuto nelle recensioni al libro). Termini come «discrezione», «regole» e «accidenti», che compongono il suo armamentario concettuale, sono presentati in relazione all’ambiente accademico e culturale nel quale egli crebbe. Oltre agli insegnamenti dei suoi maestri, tra i quali innanzitutto Filippo Decio, si prende per la prima volta in considerazione anche la predicazione più schiettamente «giuridica» del Savonarola, così importante per il giovane Guicciardini. La seconda parte del volume ricostruisce, con ricerche di archivio, del tutto nuove, il contesto politico e dottrinale nel quale maturò la stampa e la prima circolazione postuma della sua opera, con particolare attenzione ai Ricordi, che contengono in forma breve i cardini del suo pensiero guicciardiniano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione