Nell’àmbito della “svolta linguistica” del Novecento solo negli ultimi anni si è rivolta un’adeguata attenzione al pensiero dialogico che, come un fiume carsico, ha attraversato tutto il secolo. Diversamente dal mondo tedesco dove sono apparsi due testi fondamentali come quello di Michael Theunissen (Der Andere: Studien zur Sozialontologie der Gegenwart, de Gruyter Berlin 1965) e Bernhard Casper (Das dialogische Denken: Franz Rosenzweig, Ferdinand Ebner, Martin Buber, Herder, Freiburg i. B., Basel 1967; di questa seconda opera l’autore ha curato l’edizione italiana uscita nel 2009 con una lunga introduzione), il mondo italiano si è avvicinato solo recentemente alla filosofia dialogica. Questo fiume carsico ha tra i suoi protagonisti di provenienza ebraica, cristiana o anche agnostica: Martin Buber, Franz Rosenzweig, Eugen Rosenstock-Huessy, Ferdinand Ebner, Hermann Cohen, il primo Karl Löwith, Hans Ehrenberg, Emmanuel Mounier, Gabriel Marcel, Paul Ludwig Landsberg, Guido Calogero, Romano Guardini e Hans Urs von Balthasar, Emmanuel Levinas e – per taluni aspetti – María Zambrano. Pensatori che, in modo spesso differente tra loro, hanno pienamente assunto la sfida della “svolta linguistica” in filosofia «evidenziando come nello statuto della parola e nel suo destino epocale ne va delle persone nella relazione dialogica Io-Tu». Partendo da questa ipotesi teoretica, l’autore della monografia, specialista di Ferdinand Ebner e di Romano Guardini, traccia i Lineamenti di pensiero dialogico in un testo che è il primo di carattere complessivo sul pensiero dialogico apparso in Italia. Il volume si articola in sette tappe che toccano i fondamenti del pensiero dialogico: dialogica e nichilismo verbale, la sfida del solispsismo, il nome, la parola e la persona, Cristo come modello di dialogicità nell’ottica della dialogica filosofica cristiana, teologia e dialogica, lo stupore e l’epifania. Tappe, insieme, teoretiche ed esistenziali, volte ad evidenziare il proprio di questa costellazione filosofica: nella parola, autenticamente intesa, in gioco è il senso ultimo dell’umano, un umano da sempre plurale, dai molti volti. Il testo, pur presentandosi come un’introduzione, è anche un’interpretazione del “dialogo” in quanto possibile risposta, interna alla tradizione filosofica, alle sfide del nichilismo. Quasi che il “dialogo”, debitamente inteso, costringesse a ripensare tante opposizioni, fra tutte quella tra teologia e filosofia, che sembrano talora giustificare la pigrizia della ragione.

Lineamenti di pensiero dialogico / Zucal, Silvano. - STAMPA. - (2004).

Lineamenti di pensiero dialogico

Zucal, Silvano
2004-01-01

Abstract

Nell’àmbito della “svolta linguistica” del Novecento solo negli ultimi anni si è rivolta un’adeguata attenzione al pensiero dialogico che, come un fiume carsico, ha attraversato tutto il secolo. Diversamente dal mondo tedesco dove sono apparsi due testi fondamentali come quello di Michael Theunissen (Der Andere: Studien zur Sozialontologie der Gegenwart, de Gruyter Berlin 1965) e Bernhard Casper (Das dialogische Denken: Franz Rosenzweig, Ferdinand Ebner, Martin Buber, Herder, Freiburg i. B., Basel 1967; di questa seconda opera l’autore ha curato l’edizione italiana uscita nel 2009 con una lunga introduzione), il mondo italiano si è avvicinato solo recentemente alla filosofia dialogica. Questo fiume carsico ha tra i suoi protagonisti di provenienza ebraica, cristiana o anche agnostica: Martin Buber, Franz Rosenzweig, Eugen Rosenstock-Huessy, Ferdinand Ebner, Hermann Cohen, il primo Karl Löwith, Hans Ehrenberg, Emmanuel Mounier, Gabriel Marcel, Paul Ludwig Landsberg, Guido Calogero, Romano Guardini e Hans Urs von Balthasar, Emmanuel Levinas e – per taluni aspetti – María Zambrano. Pensatori che, in modo spesso differente tra loro, hanno pienamente assunto la sfida della “svolta linguistica” in filosofia «evidenziando come nello statuto della parola e nel suo destino epocale ne va delle persone nella relazione dialogica Io-Tu». Partendo da questa ipotesi teoretica, l’autore della monografia, specialista di Ferdinand Ebner e di Romano Guardini, traccia i Lineamenti di pensiero dialogico in un testo che è il primo di carattere complessivo sul pensiero dialogico apparso in Italia. Il volume si articola in sette tappe che toccano i fondamenti del pensiero dialogico: dialogica e nichilismo verbale, la sfida del solispsismo, il nome, la parola e la persona, Cristo come modello di dialogicità nell’ottica della dialogica filosofica cristiana, teologia e dialogica, lo stupore e l’epifania. Tappe, insieme, teoretiche ed esistenziali, volte ad evidenziare il proprio di questa costellazione filosofica: nella parola, autenticamente intesa, in gioco è il senso ultimo dell’umano, un umano da sempre plurale, dai molti volti. Il testo, pur presentandosi come un’introduzione, è anche un’interpretazione del “dialogo” in quanto possibile risposta, interna alla tradizione filosofica, alle sfide del nichilismo. Quasi che il “dialogo”, debitamente inteso, costringesse a ripensare tante opposizioni, fra tutte quella tra teologia e filosofia, che sembrano talora giustificare la pigrizia della ragione.
2004
Brescia
Morcelliana
8837219725
Zucal, Silvano
Lineamenti di pensiero dialogico / Zucal, Silvano. - STAMPA. - (2004).
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