Da circa cinquecento anni esiste un flusso continuo di arte ed artisti tra Malta e l’Italia del quale si presentano alcuni tra i moltissimi esempi possibili, ad iniziare dall’influenza della pittura siciliana del finire del XV secolo e all’arrivo a Malta di Filippo Paladini da Firenze che porterà lo stile rinascimentale toscano magistralmente rappresentato nella pala della Madonna di Malta firmata e datata: ‘Ph. P.P. 1589’. A questo si accosta come contrappunto l’opera di due fratelli Giuseppe e Vincenzo Hyzler che nei primi decenni del XIX secolo aderirono a Roma al movimento dei Nazareni. Ma gli esempi dell’osmotica relazione tra i due paesi al centro del Mediterraneo, trova la più significativa prova, quasi eclatante ed unica per la storia dell’arte, in due celebri figure: il pittore calabrese fra’ Mattia Preti e lo scultore maltese Melchiorre Cafà, i quali nel breve arco di tempo di pochi mesi tra il 1659 ed il 1661, si alternarono trasferendosi il primo dall’Italia a Malta ove morì quattro decenni più tardi nel 1699, ed il secondo dall’isola a Roma, fulcro indiscusso dell’arte barocca, ove morì prematuramente il 4 settembre del 1667. Del primo nuove ricerche permettono di ascrivere al periodo maltese opere già erroneamente ritenute come eseguite a Napoli, riguardo al secondo la recente scoperta a Malta di bozzetti in cera realizzati a Roma apporta nuovi elementi al corpus dell’artista maltese attivo nella città dei Papi.

Scambi d’arte e d’artisti tra Malta e Italia : Filippo Paladini e La Madonna di Malta, Mattia Preti, e Melchiorre Cafa / Guido, Sante. - In: SYMPOSIA MELITENSIA. - ISSN 1812-7509. - STAMPA. - 13 (2017):(2017), pp. 97-117.

Scambi d’arte e d’artisti tra Malta e Italia : Filippo Paladini e La Madonna di Malta, Mattia Preti, e Melchiorre Cafa

Sante Guido
2017-01-01

Abstract

Da circa cinquecento anni esiste un flusso continuo di arte ed artisti tra Malta e l’Italia del quale si presentano alcuni tra i moltissimi esempi possibili, ad iniziare dall’influenza della pittura siciliana del finire del XV secolo e all’arrivo a Malta di Filippo Paladini da Firenze che porterà lo stile rinascimentale toscano magistralmente rappresentato nella pala della Madonna di Malta firmata e datata: ‘Ph. P.P. 1589’. A questo si accosta come contrappunto l’opera di due fratelli Giuseppe e Vincenzo Hyzler che nei primi decenni del XIX secolo aderirono a Roma al movimento dei Nazareni. Ma gli esempi dell’osmotica relazione tra i due paesi al centro del Mediterraneo, trova la più significativa prova, quasi eclatante ed unica per la storia dell’arte, in due celebri figure: il pittore calabrese fra’ Mattia Preti e lo scultore maltese Melchiorre Cafà, i quali nel breve arco di tempo di pochi mesi tra il 1659 ed il 1661, si alternarono trasferendosi il primo dall’Italia a Malta ove morì quattro decenni più tardi nel 1699, ed il secondo dall’isola a Roma, fulcro indiscusso dell’arte barocca, ove morì prematuramente il 4 settembre del 1667. Del primo nuove ricerche permettono di ascrivere al periodo maltese opere già erroneamente ritenute come eseguite a Napoli, riguardo al secondo la recente scoperta a Malta di bozzetti in cera realizzati a Roma apporta nuovi elementi al corpus dell’artista maltese attivo nella città dei Papi.
2017
Guido, Sante
Scambi d’arte e d’artisti tra Malta e Italia : Filippo Paladini e La Madonna di Malta, Mattia Preti, e Melchiorre Cafa / Guido, Sante. - In: SYMPOSIA MELITENSIA. - ISSN 1812-7509. - STAMPA. - 13 (2017):(2017), pp. 97-117.
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