L’impresa sociale italiana nella prospettiva economico-manageriale

Quando si usa il termine impresa sociale ci si può riferire a differenti concetti, anche molto diversi l’uno dall’altro. La definizione di impresa sociale cambia a seconda del contesto teorico e scientifico di riferimento, come per esempio nel caso degli studi di stampo giuridico rispetto a quelli economici. Pertanto è utile esplicitare fin da subito che all’interno del presente articolo con il termine «impresa sociale» sarà fatto esclusivamente riferimento alla categoria concettuale, così come è definita dalla prevalente letteratura economica, e non ad una particolare forma giuridica. Con il termine impresa sociale si farà riferimento ad un «soggetto giuridico privato e autonomo dalla pubblica amministrazione, impegnato nella produzione di beni o servizi e che, a differenza delle imprese convenzionali, persegue un obiettivo sociale che si traduce nella produzione di beni e servizi riconosciuti da una determinata collettività come particolarmente meritori, sia che a beneficiarne sia la comunità stessa o determinati gruppi di soggetti svantaggiati». Alla luce di quanto premesso, il presente articolo si prefigge di presentare una panoramica dello stato dell’arte dell’impresa sociale in Italia mostrando i fattori che hanno portato al formarsi di tale fenomeno e i principali trend di sviluppo di tale organizzazione. In particolare, l’articolo risponde alle seguenti interrelate domande di ricerca: Quali sono le cause che hanno portato alla nascita delle imprese sociali come fenomeno economico? In quale contesto è avvenuto tutto ciò? Come si può spiegare, da un punto di vista teorico, l’emergere e il consolidarsi di questo tipo di imprese? E per ultimo, quante sono le imprese sociali oggi presenti in Italia?