L’articolo descrive quattro libri di conti conservati in archivi parrocchiali dell’attuale provincia di Trento. Uno, quello di Cembra, è della fine del XIV secolo, mentre gli altri sono del XV. Dal punto di vista archivistico la conservazione di questo genere di testi appare quasi casuale. L’analisi degli aspetti formali rivela il modo in cui i massari (amministratori laici dei beni delle chiese) tenevano la contabilità. Le entrate e le uscite dimostrano da un lato l’impegno per mantenere gli edifici e per sostenere le spese del culto, dall’altro il ruolo che le chiese avevano nel promuovere le attività economiche degli abitanti dei villaggi.
I primi libri di conti delle chiese trentine
Curzel, Emanuele
2016-01-01
Abstract
L’articolo descrive quattro libri di conti conservati in archivi parrocchiali dell’attuale provincia di Trento. Uno, quello di Cembra, è della fine del XIV secolo, mentre gli altri sono del XV. Dal punto di vista archivistico la conservazione di questo genere di testi appare quasi casuale. L’analisi degli aspetti formali rivela il modo in cui i massari (amministratori laici dei beni delle chiese) tenevano la contabilità. Le entrate e le uscite dimostrano da un lato l’impegno per mantenere gli edifici e per sostenere le spese del culto, dall’altro il ruolo che le chiese avevano nel promuovere le attività economiche degli abitanti dei villaggi.File | Dimensione | Formato | |
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