Vi sono due questioni fondamentali che un economista politico dovrebbe affrontare. La prima riguarda la conoscenza dei meccanismi che por- tano alla produzione del sovrappiù sociale e alla sua distribuzione. La seconda il miglioramento, se possibile, del benessere sociale. Il pensiero economico del ‘mainstream’ affronta queste questioni avendo come base alcuni presupposti assiomatici che, in quanto tali, vengono raramente sottoposti ad una verifica empirica. In questo intervento vengono messe in luce alcune difficoltà metodologiche sottolineando: a) l‘oggettiva esi- stenza della soggettività a la de Finetti e Keynes; b) i confini dei sistemi formali alla conoscibilità dovuti ai risultati di Gödel e Turing; c) i limiti alla razionalità sottolineati all’interno dell’economia comportamentale classica di Simon e Velupillai; d) i problemi connessi alle misure aggre- gate delle variabili economiche messi in risalto oltre sessanta anni fa, fra gli altri, dagli economisti italiani Sraffa, Pasinetti e Garegnani. Questi elementi sono assenti dal pensiero economico dominante, ma sarebbe auspicabile non lo fossero.
SULLA SOGGETTIVITÀ E CONTEMPORANEITÀ DI UN ECONOMISTA. On subjectivity and contemporaneity of an economist.
Zambelli, Stefano
2015-01-01
Abstract
Vi sono due questioni fondamentali che un economista politico dovrebbe affrontare. La prima riguarda la conoscenza dei meccanismi che por- tano alla produzione del sovrappiù sociale e alla sua distribuzione. La seconda il miglioramento, se possibile, del benessere sociale. Il pensiero economico del ‘mainstream’ affronta queste questioni avendo come base alcuni presupposti assiomatici che, in quanto tali, vengono raramente sottoposti ad una verifica empirica. In questo intervento vengono messe in luce alcune difficoltà metodologiche sottolineando: a) l‘oggettiva esi- stenza della soggettività a la de Finetti e Keynes; b) i confini dei sistemi formali alla conoscibilità dovuti ai risultati di Gödel e Turing; c) i limiti alla razionalità sottolineati all’interno dell’economia comportamentale classica di Simon e Velupillai; d) i problemi connessi alle misure aggre- gate delle variabili economiche messi in risalto oltre sessanta anni fa, fra gli altri, dagli economisti italiani Sraffa, Pasinetti e Garegnani. Questi elementi sono assenti dal pensiero economico dominante, ma sarebbe auspicabile non lo fossero.File | Dimensione | Formato | |
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